Il ripristino filologico del Teatro Galli presentato da Cervellati al concorso del 1985

Nel 1985, il Comune di Rimini, sindaco Massimo Conti, bandisce il "Concorso nazionale di idee per la ricostruzione del Teatro Galli e la sistemazione di piazza Malatesta". Il prof. Pier Luigi Cervellati, autore del restauro esemplare del Teatro Rossini di Lugo, presenta il progetto di ripristino filologico del teatro riminese, sulla base dei disegni originali di Luigi Poletti, conservati nella Biblioteca Poletti di Modena.

Con Cervellati collaborano: Gilberto Botti, Carla Ferrari, Guido Lenzi, Alberto Ronzoni, Francesco Ceccarelli. Fra i consulenti, convinti sostenitori del recupero del teatro ottocentesco, ci sono l'ideatore del Festival dei due mondi di Spoleto: il compositore Giancarlo Menotti; il sovrintendente del Rossini Opera Festival: Gianfranco Mariotti;  il celebre baritono Renato Bruson; il critico musicale Adriano Cavicchi; la storica dell'architettura dell'Università di Bologna: Deanna Lenzi, il prof. Guglielmo Giovagnoli, appassionato sostenitore del restauro del teatro "com'era e dov'era" e il grande storico dell'arte Federico Zeri.

La giuria, di impostazione prettamente modernista, boccia il progetto di ripristino, bocciando di fatto il padre del teatro riminese: Luigi Poletti, fra i più importanti architetti neoclassici del nostro Paese.

Occorreranno vent'anni di battaglie civili perché gli amministratori riminesi, costretti a furor di popolo a rinunciare al progetto ibrido modernista, abbraccino il piano di ripristino di Cervellati pur intestardendosi nell'inserire modifiche costose e devastanti dell'area archeologica sotto il palcoscenico.    

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Ultima modifica: Venerdì, 12 Settembre 2014 21:09
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